Mantra e Guarigione

Mantra è un sostantivo sanscrito che può essere tradotto con “strumento del pensiero”, nella lingua vedica significa anche inno, preghiera.

Il Mantra è come una zattera alla quale aggrapparci nel mare agitato della mente, il suo scopo è di aiutarci a calmare il continuo tormento dei pensieri per creare uno stato di silenzio e calma profonda.

Alcuni mantra sono brevi, altri sono lunghi e composti da molte parole, altri ancora sono costituiti da una sola sillaba.

Sulla loro traduzione ci sono opinioni contrastanti: molti li traducono affinchè il loro significato sia comprensibile, altri ritengono che la loro sacralità non vada intaccata in nessun modo dato che, secondo la tradizione, il loro valore è nel potere del suono.

Il Sanscrito è una lingua vibrazionale, questo significa che non è il suono a dare importanza alla parola ma la vibrazione che trasmette.

La parola “vibrazionale” significa che si può sentire attraverso il corpo: così come una goccia che cade in uno specchio d’acqua crea movimento, nello stesso modo una vibrazione energetica genera un movimento all’ interno del corpo a livello fisico, mentale, emozionale e spirituale.

Alla luce di questo, possiamo concludere che non è importante conoscere il significato di un mantra per riceverne il maggior beneficio, questo perchè il significato del sanscrito è nascosto nel suo suono.

Tradurre o non tradurre? Questo è il dilemma!

La mia personale risposta è: fai quello che riteni più giusto per te.

Se ritieni che sapere il significato di un Mantra possa aiutarti a connetterti e a meditare meglio, va bene.
Se ritieni che non ti serva saperlo e preferisci ascoltarlo o recitarlo concentrandoti esclusivamente sul suono, va bene.

E’ finita l’epoca dei dettami inflessibili. Non ci sono più divieti ferrei e rigidi obblighi.

La nuova umanità non ha più bisogno di regole e regolette.

A me piace sapere il significato dei Mantra che recito e mi piace spiegarlo a chi partecipa alle mie classi di meditazione. Nel caso in cui non sia possibile fare una traduzione letterale, si cerca di coglierne il senso profondo.

Ritengo che conoscere il messaggio contenuto in un Mantra possa aiutare chi lo recita ad allinearsi al tipo di energia che si sta richiamando.

A volte si medita per la pace, per la Terra e le sue creature, altre volte per la guarigione, il rinnovamento e l’equilibrio, altre ancora per un più espanso stato di coscienza, oppure per chiedere all’energia creatrice di agire più profondamente sulla nostra vita e così via.

Se so cosa sto dicendo, riesco ad essere più attenta e coinvolta.

Superato l’argomento “traduzione”, c’è da chiedersi: perchè avvalersi di un mantra?

Come dicevamo prima, il suono è vibrazione. Tutto nell’universo è vibrante, comprese le nostre cellule. I modelli sonori influenzano l’acqua nel corpo, la secrezione degli ormoni, la cognizione, il comportamento e il benessere psicologico.
I mistici e gli yogi hanno scoperto che sostenendo una particolare vibrazione sonora per lungo tempo, la natura della mente e del corpo può essere trasformata, anche solo temporaneamente.

La meditazione mantra è l’uso di suono, ritmo e parola allo scopo di purificare, pacificare e trasformare mente e cuore.

Così il mantra, essendo uno strumento della mente, può aiutarti a creare profondi cambiamenti nel tuo corpo e nella tua psiche e nella tua coscienza. La meditazione mantra è un metodo per concentrare la tua coscienza attorno ad un suono, amplificandolo per il massimo effetto.

Spesso e volentieri ci ritroviamo completamente assorbiti in un turbinio di pensieri sui quali ci sembra di non avere potere. Vengono, vanno, ritornano, in un moto circolare che assorbe tutta la nostra mente e non lascia spazio a nient’altro.
Un mantra sostituisce tutti questi pensieri diversi con un solo pensiero, un pensiero che dà pace e consapevolezza. Ci permette di raccogliere la nostra attenzione sparsa e unificarla, dandole così molta più potenza.

Qualunque sia il Mantra che scegliamo per la nostra meditazione, sia che vogliamo saperne il significato o meno, è fondamentale trattarlo per quello che è: qualcosa di sacro.

Ogni parola contiene una propria “energia”, impressa e sigillata in essa attraverso il modo in cui è stata utilizzata ripetutamente da altre persone. Di conseguenza, quando ti approcci ad un mantra tradizionale, non dimenticare che si tratta di parole e suoni che sono stati usati dai ricercatori spirituali per secoli.

Anche se hai tradotto il mantra per tua conoscenza personale, utilizza sempre la parola originale nella lingua in cui è stata concepita (generalmente il sanscrito, il pali, l’ebraico, l’aramaico o il tibetano) e poni attenzione a pronuncia ed intonazione, cercando di replicare il più possibile quella specifica vibrazione sonora.

Possiamo ripetere il mantra o semplicemente ascoltarlo, in ogni caso il compito della mente è quello di prestare attivamente attenzione a ogni ripetizione e lasciare che ognuna di queste ripetizioni sia fresca, nuova e piena di consapevolezza.

Lasciamo che ogni parte della nostra attenzione sia rivolta al mantra. Più lo ripetiamo con consapevolezza, più gli conferiamo energia.

Il mantra può essere ripetuto a voce alta, sussurrato, recitato mentalmente o ascoltato. La regola è sempre la stessa: facciamo ciò che ci risuona e ci corrisponde.
Se per essere presenti ed attenti abbiamo bisogno di ascoltarlo, è inutile che ci forziamo nella ripetizione mentale.
Se, invece, la modalità che ci è più congeniale è il sussurro, evitiamo di ascoltare a tutto volume Sai Baba che recita il Gayatri Mantra.

Ognuno faccia come gli dice il proprio cuore, senza sforzo. A questo punto il mantra, trattato con il rispetto che merita, avrà piena efficacia, ricaricherà le nostre energie e ci donerà la guarigione di cui è portatore.